A Silvia…

 A Silvia…

Silvia era così felice e spensierata, la sua bellezza splendeva come il sole nei mesi più caldi. Tesseva armoniosamente la tela e accompagnava il tempo cantando melodie soavi in grado di far incantare chiunque. Viveva in periferia da poco, non conosceva molte persone ma le sarebbe piaciuto avere qualcuno con cui parlare anche di cose futili, guardando il cielo stellato, nel silenzio della notte, con la dolce brezza fresca che le scompigliava i lunghi capelli castani, insomma, era una sognatrice. Non voleva allontanarsi dalla sua città natale, ma finalmente dopo molto tempo, il padre aveva trovato un lavoro con una paga dignitosa e dato che dopo la morte della madre non voleva lasciarlo solo, erano partiti, da un giorno all'altro, desiderosi di una vita più serena. 


Silvia passava le sue lunghe giornate a prendersi cura del suo amato padre che tornava la sera stanco a causa di un lavoro faticoso per la sua età ormai avanzata. Al mattino, si godeva il tiepido sole di maggio che sembrava cullarla coi suoi raggi, simile al modo in cui la mamma la teneva. Di tanto in tanto, si sentiva osservata, alzava gli occhi per guardare oltre il porticato e si accorgeva delle occhiate indiscrete che il vicino le riservava. Giacomo era solito studiare affacciato alla finestra del suo studio; respirare l'aria pulita e fresca lo aiutava a concentrarsi, ma era spesso distratto dalla vista di quella bellissima ragazza che si trovava proprio di fronte a lui. La guardava profondamente, la confondeva con il cielo limpido, voleva sapere molto di più di quello che riusciva ad esprimere cantando. Lui lo ricorda ancora quel meraviglioso sorriso che aveva sulle labbra. Era così piena di vita! Giacomo sentiva ancora vive quelle emozioni, le sentiva nonostante le lacrime per la sua morte così prematura. Perché la vita l'ha portata via così presto, nel fiore dei suoi anni? Non riusciva più a sentirsi motivato a vivere, non voleva più sentire ragioni. Il dolore che provava era troppo lacerante. Continuò a vivere, sperando ogni notte di rincontrare la sua cara Silvia, nei sogni.

Caterina D’Agostino 
4ªA SUM

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