Euphoria- Il dramma dell’adolescenza

Euphoria è il racconto delle vite di un gruppo di liceali, tormentati dai lati più oscuri e complicati dell’adolescenza. 

Cosa succede quando, per scappare dal dolore che ti attanaglia, arrivi a farti ancora più male? Ce lo racconta Rue Bennett, una diciassettenne dipendente dai stupefacenti. Rue, che dall’età di 13 anni soffre di bipolarismo e depressione, è un personaggio che ha tanto bisogno di aiuto. 

Perché parlare di Rue? È un personaggio profondo, complesso, è una ragazza che arriva a drogarsi per sfuggire al dolore che le provoca la malattia del padre. Ma come lei, anche molti suoi coetanei cercano una fuga dai propri problemi personali, arrivando però, così, a farsi ancora più male. Come non immedesimarli in lei? Ha bisogno, come tutti noi, di qualcuno che la capisca e che la aiuti. 

Desidera solo di morire per porre fine alle sue sofferenze. Si potrebbe pensare che Rue sia egoista, menefreghista nei confronti delle persone disposte ad aiutarla ed alla sofferenza che causerebbe in loro il suo gesto estremo, ma non è così. Per Rue la vita non ha alcun senso, crede che il miglior rimedio sia andarsene da questo mondo che non ha nulla da offrire ed è circondato da persone senza scrupoli. 

La serie Euphoria dipinge una generazione piena di fragilità e solitudine, giovani che pur immersi nei social, sono nella realtà soli, apatici, incapaci di analizzare le proprie emozioni, alla ricerca di una felicità che, in fondo, non sanno neanche loro bene come si possa realizzare.

Chiara Pia Manica

1ªA L